Fondazione Humanitas

Volontari Humanitas a tutto campo

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A volte basta poco: un libro per rendere più piacevole il soggiorno in ospedale, o una chiacchierata per non sentirsi soli. Altre volte, invece, è necessario un aiuto più specifico, come nel caso dei pazienti soggetti alla dialisi. Il volontario Humanitas può avere tanti volti e tanti ruoli: per lo più operativi, ma anche organizzativi. Tutti, comunque, finalizzati al benessere psicofisico dei pazienti, priorità della Fondazione Humanitas fin dalla sua nascita.

Il “Libro in camera”
Il servizio di biblioteca è stata una delle prime attività promosse dalla Fondazione. Inizialmente si svolgeva due pomeriggi alla settimana e solo in alcune degenze. Dallo scorso settembre grazie all’aiuto di Antonio Carraro,, Umberto Conficconi, Marta De Stena, Rita Iraci, Alberto Storti , Volontari Humanitas, il servizio è attivo in tutti i reparti, tre giorni alla settimana (lunedì, martedì e venerdì). Con i volontari, che visitano le degenze con entusiasmo e con un carrello stracolmo di libri, collaborano anche le caposala, indirizzandoli nelle stanze dei pazienti interessati e ritirando i libri letti.
Ma come è nato questo servizio? “Abbiamo preso spunto – racconta Giuliana Bossi Rocca, Segretario Generale della Fondazione Humanitas – da importanti ospedali di Parigi e di Londra. Un libro aiuta a rendere più piacevole il soggiorno dei pazienti in ospedale. Più del libro, però, è importante il servizio in sé: la persona che lo offre, infatti, intrattenendosi con il paziente, lo aiuta a distrarsi e a non sentirsi solo; è soprattutto un messaggio di attenzione al malato.
Tutti i pazienti, al loro ingresso in camera, trovano l’elenco dei libri diviso per argomento (presente anche sul sito Internet della Fondazione) e il numero di telefono cui rivolgersi nel caso il Volontario sia già passato. Il servizio è molto apprezzato: in un anno sono stati distribuiti 797 libri. I più letti sono: Racconti e saggi, Religiosi, Storici, Gialli”.