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Creme lenitive, emollienti e idratanti: quali differenze?

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Idratanti, lenitive, emollienti. Quante volte abbiamo sentito o letto, soprattutto in abito pubblicitario, questi termini legati alle creme? E quante volte li abbiamo sentiti usare come sinonimi? Eppure sono tutt’altro che sinonimi e addirittura uno dei tre termini, “idratante” che è poi quello più utilizzato, è anche quello più sbagliato. A spiegarlo sono i professionisti di Humanitas.

Le creme lenitive sono a base di polveri minerali come magnesio silicato e ossido di zinco. Hanno azione essiccante, astringente, antinfiammatoria e antipruriginosa. Sono quelle che vengono utilizzate dai soggetti che soffrono di dermatite, tanto per fare un esempio, e sono le stesse che vengono utilizzate anche nel caso degli arrossamenti da pannolino nei bambini. Non vanno invece mai utilizzate in casi di pelle secca, perché tendono a peggiorare la condizione.

 

Le creme possono essere emollienti, non idratanti

Di tutt’altra composizione sono invece le creme emollienti: A base di grassi vegetali come olio di cocco, olio di palma e burro di karité spalmate sulla pelle hanno la capacità di creare una pellicola protettiva sulla nostra cute in grado di imprigionare l’acqua già presente nella pelle. Questa, così, non si inaridisce e non diventa secca ma, al contrario, diventa più morbida.

Le creme emollienti sono invece tutte quelle che comunemente vengono definite “idratanti”. Per quanto quest’ultimo termine sia tra i più utilizzati, spiega l’esperto, è in realtà un termine tutt’altro che corretto. È sbagliato definire una crema “idratante” perché questo termine induce a pensare che l’idratazione della pelle provenga dall’applicazione della crema stessa, quando in realtà la pelle si idrata da sé. La crema, che deve essere definita “emolliente” e non “idratante”, fa solo in modo che l’acqua già presente nella pelle non si disperda, favorendo l’idratazione della pelle stessa.

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