È di qualche settimana fa la notizia di un ventiquattrenne di Poggibonsi, in provincia di Siena, morto per un malore dopo essersi disteso sul letto della propria abitazione. Le cause della morte non sono ancora state accertate. L’unico fatto sicuro è che il giovane negli ultimi tempi si era sottoposto ad una dieta dimagrante drastica che in breve tempo gli aveva fatto perdere circa 30 chili.
Anche se le cause della morte restano sconosciute, sicuramente una dieta del genere, sia che abbia provocato la morte, sia che non l’abbia fatto, è da evitare perché il funzionamento dell’organismo ne viene compromesso senza che riesca ad adeguarsi alla nuova situazione metabolica. Quando ci si vuole mettere a dieta, quindi, è meglio evitare il ‘fai-da-te’ ed affidarsi ad un dietologo in modo che all’organismo non manchino mai gli elementi necessari. Ne abbiamo parlato con il dott. Alessandro Giovanelli coordinatore del Gruppo che presso l’ospedale Humanitas Gavazzeni di Bergamo si occupa di terapia dell’obesità.
Quali danni provocano all’organismo le diete drastiche?
“Le diete drastiche e repentine, soprattutto quelle generiche e non personalizzate, provocano uno stress per l’organismo che non riesce a reagire e ad adeguarsi in modo corretto al nuovo regime alimentare. Sicuramente comportano debolezza e affaticamento generale perché le modificazioni metaboliche indotte da questo improvviso cambiamento nutrizionale e metabolico non consentono all’organismo di trasformare il grasso in energia: il beneficio è temporaneo e compaiono precocemente gravi disturbi collaterali da malnutrizione. Nelle donne, inoltre, si manifesta amenorrea, cioè la scomparsa del ciclo mestruale. Dal punto di vista ormonale, infatti, il calo ponderale brusco e non graduale e la condizione di sottopeso determinano la quasi totale soppressione delle gonadotropine, con ridotta produzione di estrogeni e scomparsa del ciclo ovarico (mancanza di ovulazione) ed uterino (mancanza di mestruazione). Generalmente, poi, quando si seguono diete così drastiche (o addirittura il digiuno), si eliminano dall’alimentazione pasta, pane e carboidrati che, invece, non devono mai essere esclusi anche se si segue una dieta ipocalorica. Questi alimenti, infatti, contengono sostanze a base di zuccheri, nutrienti indispensabili per l’organismo, tanto che alcuni organi, primo fra tutti il cervello, sono in grado di utilizzare soprattutto questa forma di carburante come base per il loro funzionamento. Anche la limitata introduzione di aminoacidi e proteine, a volte adottata come meccanismo per dimagrire, può portare a gravi danni tissutali specie nei bambini, nelle donne in gravidanza o nei pazienti con semplice sovrappeso. Privarsi del cibo, infine, causa frustrazione e può portare addirittura ad ammalarsi di depressione. Insomma, diete così drastiche e repentine innescano un circolo vizioso in grado di compromettere diverse funzioni vitali. Non dimentichiamo, infine, che è praticamente impossibile mantenere questi regimi alimentari per periodi prolungati con un effetto boomerang: al termine della dieta il recupero è inevitabile. E con gli interessi”.
È vero che le diete drastiche non fanno neanche dimagrire?
“Può essere vero, nel senso che il nostro organismo tende ad adattarsi alla nuova situazione metabolica. Il corpo umano, infatti, è una macchina perfetta che conserva e mette da parte una scorta di energia che in genere introduciamo con il cibo e che è il grasso corporeo. Questa scorta è necessaria per la sopravvivenza e non deve mai mancare. Le forzature lo mettono in allarme così l’organismo reagisce rallentando il metabolismo, cioè si comporta come se ci fosse una carestia o una improvvisa mancanza di cibo e crea una sorta di depressione autoinflitta che blocca le energie e mette sotto chiave le scorte di adipe per permetterci di sopravvivere più a lungo. A causa di questo meccanismo risulta più difficile dimagrire. Quando si riprendono le proprie abitudini alimentari il cibo, a causa della nuova situazione metabolica, tende ad essere immagazzinato come grasso e non trasformato in energia, ed è per questo che spesso si riprendono velocemente tutti i chili persi ”
Cosa consiglia di fare, quindi, a chi si vuole mettere a dieta?
“È importante non perdere peso in modo drastico e troppo veloce, ma dare tempo al proprio organismo, corpo e mente, di abituarsi ai nuovi regimi. In ogni caso, non si deve mai andare al di sotto del proprio peso forma ideale. Il mio consiglio, quindi, è di evitare assolutamente le diete ‘fai-da-te’ con autoprescrizioni spesso scorrette, frustranti e controproducenti per il corpo e per la mente. Bisogna far uso delle diete ipocaloriche bilanciate personalizzate evitando la monotonia, spesso causa dell’arresto del piano alimentare. Dieta non vuol dire assenza di gusto e piacere. Bisogna rivolgersi sempre a un dietologo per seguire diete (nel senso di ‘abitudini alimentari’) corrette ed equilibrate che devono essere associate ad attività fisica per poter raggiungere il peso forma con gradualità, minor sacrificio e persistenza nel tempo”.
A cura di Lucrezia Zaccaria