Un semplice prelievo di sangue per riconoscere l’artrite reumatoide e l’artrosi iniziale. Secondo un gruppo di ricercatori dell’Università di Warwick nel Regno Unito, è possibile diagnosticare precocemente, prima della comparsa dei sintomi, questa patologia grazie un esame del sangue. A darne notizia è la rivista Nature Scientific Reports.
Nelle sperimentazioni i ricercatori hanno usato tre biomarcatori, tra questi l’idrossiprolina, una molecola presente nelle ossa e le proteine citrullinate. «Siamo di fronte a uno studio molto importante. Buona parte del nostro lavoro, infatti, è riuscire a distinguere l’artrosi dall’artrite, specie nelle fasi più precoci. Trovare i biomarcatori giusti è quindi fondamentale e in reumatologia sono utili perché ci permettono di personalizzare la terapia per il singolo paziente», spiega il professor Carlo Selmi, responsabile di Reumatologia e immunologia clinica di Humanitas e docente all’Università di Milano.
Artrite, la diagnosi precoce è determinante
«La diagnosi precoce è determinante perché prima individuiamo la patologia, prima la trattiamo. Inoltre ci permette di capire in chi la malattia sarà più aggressiva e chi invece risponderà meglio alla terapia. Lo studio deve essere ancora validato: sarà necessario valutare per bene il potere predittivo di questi esami» conclude lo specialista.
L’artrite è una malattia reumatica caratterizzata da un processo infiammatorio a carico delle articolazioni. Si possono distinguere artriti acute e croniche in base al decorso della malattia e se ne contano di diverse forme, tra queste l’artrite reumatoide, la gotta e l’osteoartrite, la più comune nelle persone anziane. Secondo l’Anmar, l’Associazione Nazionale Malati Reumatici, in Italia sono oltre 5 milioni le persone che soffrono di malattie reumatiche. L’Organizzazione mondiale della Sanità, invece, stima che circa il 9,6% degli uomini e il 18% delle donne ultra sessantenni soffrono di artrosi.
Commento a cura del prof. Carlo Selmi Responsabile di Reumatologia e Immunologia Clinica di Humanitas e docente dell’Università degli Studi di Milano |
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