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Come si misura la forma fisica?

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Il Body Mass Index, da solo, non sempre basta. Per sapere se siamo in forma fisica oppure no l’ideale è affiancarlo alla misurazione della circonferenza vita. Se, infatti, il calcolo del BMI «è un indice che funziona molto bene se applicato a grandi numeri perché rispecchia le caratteristiche della popolazione media – spiegano i professionisti di Humanitas – sarebbe invece bene non utilizzarlo, perlomeno come unico indice, nella pratica clinica su singoli soggetti. Viceversa se gli affianchiamo altre misurazioni semplici, come ad esempio la misura della circonferenza vita, può darci informazioni utili».

Ma che cosa è e come si calcola il Body Mass Index o BMI? Il BMI è un indice che in sé racchiude informazioni derivanti sia dal peso sia dalla statura e che si calcola dividendo il proprio peso corporeo espresso in kg per il quadrato dell’altezza espressa in metri.

Da questo indice deriva la suddivisione della popolazione in soggetti sottopeso, normopeso, sovrappeso e obesi: si è sottopeso se l’indice è al di sotto di 18, normopeso se l’indice risultante è compreso tra 18 e 25, sovrappeso tra 25 e 30, obesi oltre il 30 e gravemente obesi oltre il 40», spiega l’esperta. Il calcolo del BMI non prevede però alcuna distinzione tra uomo e donna, che hanno corporature molto differenti, né tiene conto della composizione corporea.

«Può accadere dunque che le persone molto muscolose, come ad esempio gli atleti, abbiano un BMI elevato e “sembrino” quindi in sovrappeso, quando non lo sono. Viceversa una donna con un BMI di 24 che per definizione risulta normopeso in realtà potrebbe aver bisogno di perdere qualche chilo soprattutto se non ha una massa muscolare importante».

La circonferenza della vita, un parametro importante

Se nella pratica clinica lo specialista al calcolo del BMI affianca altre misurazioni, come ad esempio la circonferenza vita, le informazioni che derivano dall’incrocio dei due parametri possono risultare molto utili. La circonferenza della vita è un parametro molto importante per la salute delle persone perché il grasso viscerale e addominale predispone alle malattie cardiovascolari più del grasso sottocutaneo distribuito, ad esempio nella donna, su gambe e glutei. Una donna con grasso cosiddetto “a pera”, ovvero localizzato su cosce e fianchi, ma con pancia piatta (e quindi misura della circonferenza vita nella norma), non corre  particolari rischi cardiometabolici. Può però desiderare di perdere peso.

La circonferenza vita si calcola con un normale metro da sarta, facendolo girare intorno alla vita – per semplicità – all’altezza dell’ombelico. I valori di riferimento sono (ovviamente) diversi tra uomo e donna. Per quanto riguarda l’uomo – spiega l’esperta – sotto i 94 centimetri la circonferenza vita è ottimale; da 94 a 102 è bene prestare un po’ di attenzione alla propria forma fisica e alla propria salute; sopra i 102 centimetri “semaforo rosso”: è il caso di correre ai ripari. Nella donna al di sotto degli 80 centimetri la circonferenza vita risulta ottimale; da 80 a 88 è bene prestare attivarsi per perdere qualche chilo e da 88 centimetri in su è il caso di rimboccarsi le maniche e trovare una soluzione.

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