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Dallo sport un aiuto per la salute dei nostri occhi

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Una camminata, una corsa nel parco oppure una nuotata in piscina oltre a tenerci in forma possono aiutare la nostra vista. Uno studio americano, condotto al VA Center for Visual and Neurocognitive Rehabilitation e alla Emory University di Atlanta, negli Stati Uniti, e pubblicato sul Journal of Neuroscience, ha dimostrato che l’attività aerobica ha un effetto protettivo sulla retina e potrebbe essere utile per ritardare la perdita della vista per chi soffre di gravi patologie.

L’esercizio fisico fa davvero bene a tutto, anche alla salute degli occhi? Lo abbiamo chiesto al dottor Mario Romano, specialista di Humanitas Centro Oculistico.

L’attività fisica è davvero un toccasana per la vista?

«Un allenamento moderato ma costante favorisce il benessere dei fotorecettori e della retina. Lo sforzo aerobico, inteso come lo svolgimento di un’attività fisica adeguata per più di 3-4 minuti, è un fattore protettivo della vista. Quello che è emerso dalla recente ricerca americana è che chi si allena costantemente è più protetto dal foto stress che colpisce la retina, infatti l’esercizio fisico aerobico compensa lo stress ossidativo retinico causato dalla luce. Non serve quindi uno sforzo fisico intenso ma basta una camminata veloce per limitare i danni che la luce causa alla retina. Rimane da spiegare come mai l’attività aerobica può produrre questi effetti benefici».

Quali sono gli effetti benefici per la salute degli occhi?

«L’attività sportiva è un fattore di protezione e come tale può ridurre il rischio o rallentare lo sviluppo di alcune patologie, come ad esempio la degenerazione maculare senile. La degenerazione maculare senile è una delle principali cause di cecità nell’anziano ed è provocata dalla morte dei fotorecettori, cellule in grado di trasdurre gli stimoli luminosi in impulsi elettrici. L’esercizio fisico ha un effetto protettivo su queste cellule nervose e limita i danni causati dall’esposizione a fonti luminose».

Possono esserci delle controindicazioni?

«Sicuramente gli sport traumatici come il pugilato o le attività che comportano repentine accelerazioni o decelerazioni come tuffi o paracadutismo, causando delle violente compressioni e decompressioni, provocano i cosiddetti traumi contusivi bulbari. Tali stimoli inducono movimenti del corpo vitreo, la sostanza gelatinosa che si trova all’interno dell’occhio, che a sua volta può indurre trazioni sulla superficie retinica determinando potenziali rotture e distacco di retina. È quindi consigliabile in tali casi o in presenza di una sintomatologia associata a fosfeni (lampi luminosi) un esame del fondo oculare periodico».

Quali conclusioni si possono trarre?

«Chi si allena costantemente con esercizi aerobici è più protetto dai danni della luce che colpiscono la retina, ma servono ricerche più approfondite per accertare e spiegare in modo completo la relazione tra sport e salute degli occhi. L’attività fisica, se praticata in modo estremo o se associata a traumi contusivi, può essere controproducente e provocare il distacco della retina. Non va dimenticato che oltre all’esercizio fisico esistono altri fattori di protezione della vista come l’alimentazione a base di sostanze antiossidati, quali frutta, verdura».

 

Le risposte sono del dottor Mario Romano

oculista presso il Centro Oculistico di Humanitas.

 

 

A cura di Cristina Capece