Prevenzione

Il diabete si scopre con un test

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Manca poco più di una settimana alla “Giornata dell’Ospedale Aperto”, in programma sabato 22 maggio in Humanitas. Nel ricco pomeriggio che avrà inizio alle ore 14,00 si alterneranno diversi momenti, tutti legati da un unico comune denominatore: la salute e il benessere psicofisico della persona.
In un clima di festa che vedrà Gerry Scotti alla conduzione di un super quiz e Fausto Leali sul palco allestito nel parco dell’ospedale, verranno riproposti i punti salute realizzati dai medici di Humanitas. Sarà possibile anche effettuare alcuni test come quelli per l’acutezza visiva e la valutazione del rischio di esposizione solare. A questi si aggiungerà un nuovo test per la valutazione del rischio diabete costituito da un questionario speciale e una serie di esami gratuiti di approfondimento. Ne parliamo con gli specialisti in Diabetologia.

Di cosa si tratta?
Il questionario di Tuomiletho (famoso diabetologo finlandese) è un test di otto domande che permette di valutare la probabilità di sviluppare il diabete entro 10 anni. Rappresenta un semplice strumento per identificare soggetti a rischio per questa patologia che colpisce oggi nel mondo quasi 200 milioni di persone ed è una delle cause principali delle malattie cardiovascolari. L’identificazione di soggetti a rischio rappresenta il primo passo per attuare strategie di prevenzione mirate soprattutto all’adozione di uno stile di vita sano: una corretta alimentazione e un’adeguata attività fisica.

Qual è la novità dell’iniziativa?
La novità dell’iniziativa, proposta ai cittadini di età superiore ai 45 anni, è di offrire la possibilità di eseguire alcuni esami di laboratorio (glicemia, profilo lipidico ed elettrocardiogramma) per poter calcolare attraverso degli strumenti riconosciuti dal Ministro della Sanità, il rischio cardiovascolare nei successivi dieci anni. Il nostro obiettivo è verificare attraverso questo piccolo studio pilota la stretta correlazione tra il rischio sviluppo diabete e quello cardiovascolare. Inoltre questi esami ci permetteranno di offrire utili informazioni alle persone che si sottoporranno al test e identificare i soggetti affetti da sindrome metabolica, una delle sfide dei prossimi anni della medicina moderna.

A cura della Redazione