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Influenza e prevenzione

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Come sempre con l’arrivo dell’inverno si ripresentano i virus dell’influenza con un picco che quest’anno è previsto per il prossimo mese di dicembre. 
Gli studi epidemiologici hanno previsto la contemporanea circolazione di ceppi virali di tipo B e A/H3N2, ancora sconosciuti al nostro sistema immunitario, oltre a quello già conosciuto dalle nostre difese, l’A/H1N1. Pertanto si presume che sarà un’influenza abbastanza complessa rispetto a quella dell’anno precedente.
La trasmissione del virus dell’influenza si può verificare per via aerea attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie. I più attuali studi scientifici confermano che le misure di protezione personali (buona igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie) hanno un ruolo importante nel limitare la sua diffusione, oltre al vaccino antinfluenzale, indicato in particolare per alcune categorie di persone.
E’ importante sottolineare che la protezione indotta dal vaccino comincia due settimane dopo l’inoculazione e perdura per un periodo di sei-otto mesi, tendendo poi a declinare. Per questo motivo, e poiché i ceppi in circolazione possono cambiare, è necessario sottoporsi a vaccinazione antinfluenzale all’inizio di ogni nuova stagione influenzale. 

Il Centro Europeo per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie (ECDC) raccomanda quindi le seguenti azioni:
– Lavarsi spesso le mani (in assenza di acqua si possono utilizzare gel alcolici). L’azione assume particolare importanza dopo essersi soffiati il naso o aver tossito o starnutito perché riduce la diffusione dei virus influenzali, così come di altri agenti infettivi;
– Coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, utilizzare fazzoletti e lavarsi le mani;
– Evitare contatti ravvicinati in caso di malattie respiratorie febbrili in fase iniziale.