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Primavera in ritardo. E la salute se ne va!

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 Sbalzi di temperatura, repentini mutamenti climatici, freddo che perdura e bella stagione che tarda mettono a rischio il nostro benessere. 

Temperature troppo alte o troppo basse, improvvisi cambiamenti meteorologici: sono queste, di recente, le caratteristiche del nostro clima. Che spesso causano sbalzi pressori o comunque possono incidere sulla salute dell’organismo. Cerchiamo di capirne il motivo e approfondiamo l’argomento con il dott. Maurizio Tommasini, responsabile dell’Unità Operativa di Medicina Generale ed Epatologia di Humanitas.

Innanzitutto cosa succede nell’organismo quando cambia la temperatura?
“Nell’organismo esiste un meccanismo fisiologico di regolazione della temperatura corporea, governato dall’ipotalamo, che reagisce ai fattori climatici esterni mettendo in atto i meccanismi di produzione o dispersione del calore per mantenere la temperatura corporea costante sui 37°C, indipendentemente dalla temperatura esterna. Questo meccanismo si chiama ‘termoregolazione’. Ecco allora che se l’organismo ha bisogno di calore (se, quindi, fa freddo), attiverà la sua produzione attraverso il metabolismo di energia dall’attività muscolare e dall’alimentazione. Se, al contrario, l’organismo deve perdere calore (perché fa caldo), attiverà il processo di sudorazione e di minzione. Se, quindi, il clima è contraddistinto da continui sbalzi di temperatura, questo ha sicuramente degli effetti sulla capacità di regolazione termica del nostro organismo che non ha, così, il tempo necessario per prepararsi ed adattarsi alla nuova situazione”.

E se l’organismo non riesce ad adattarsi?
“Questi bruschi cambiamenti possono provocare, soprattutto nei bambini, negli anziani e nelle persone con severe patologie croniche, che sono le persone fisicamente più deboli, raffreddori e faringiti (principalmente si tratta di malattie a carico dell’apparato respiratorio). Non è, quindi, tanto il caldo o il freddo eccessivo a farci ammalare, quanto, piuttosto, il caldo o freddo improvviso che coglie impreparato l’organismo. In aggiunta a questo, inoltre, anche l’abbigliamento ha una sua influenza proprio perché l’altalenanza del clima è così repentina che spesso non siamo vestiti adeguatamente. Non a caso, per non farsi prendere in contropiede, l’ideale è ‘vestirsi a cipolla’, cioè una maglietta sopra un’altra, il golf, un foulard e il giubbotto. In questo modo si è pronti ad abbandonare golf e giubbotto all’occorrenza, ma si è altrettanto pronti ad indossarli nuovamente se servono”.

E chi soffre di metereopatia?
“Possiamo definire la metereopatia come una condizione di particolare sensibilità in cui si trova chi è influenzato dai mutamenti climatici. Se questi, quindi, sono continui come quelli di quest’anno, sicuramente l’influenza è maggiore. In pratica, la metereopatia scatena delle manifestazioni in alcune persone prima che il mutamento di clima si verifichi. Ecco allora che può sopraggiungere il mal di testa prima dell’arrivo di una perturbazione atmosferica o di un forte vento oppure si può diventare irritabili e irrequieti. Un lungo periodo di piogge o di giornate particolarmente grigie, poi, non aiutano di certo il buon umore. Questo è dovuto alla poca luce (che influenza moltissimo la produzione di ormoni e il ritmo sonno-veglia) che provoca mancanza di concentrazione, scarsa energia e sonnolenza. La metereopatia certamente non è una malattia e non provoca delle malattie, ma mette in moto, comunque, dei disturbi correlati al continuo mutamento del clima”.

A cura di Lucrezia Zaccaria