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Mal di testa

Mal di testa e alimentazione: quale legame?

Il mal di testa è un disturbo estremamente comune a livello globale. Una revisione dei dati della letteratura (Stovner) relativi agli studi sulla popolazione mondiale adulta tra il 1990 e il 2015 ha indagato la prevalenza della cefalea a livello mondiale. Dai risultati emersi, si è rilevata una prevalenza media globale di circa il 45%, con una percentuale leggermente superiore al 50% nelle femmine e poco meno del 40% nei maschi

La cefalea è una malattia sociale caratterizzata da un impatto notevole sia dal punto di vista economico che sociale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) l’ha inserita tra le 20 patologie più invalidanti per le donne tra i 15 e i 45 anni.

Di mal di testa, e del suo legame con l’alimentazione, ne parliamo con la dottoressa Anna Losurdo, neurologa presso gli ambulatori Humanitas Medical Care e Humanitas San Pio X.

Cos’è il mal di testa?

La patologia cefalalgica comprende una vasta gamma di forme differenti per quanto riguarda la presentazione clinica, la storia naturale, l’origine e la prognosi: la cefalea può essere sia un sintomo di altre patologie, sia una patologia autonoma.

Una suddivisione riguarda le cefalee primarie, in cui il dolore rappresenta il sintomo principale e non sono presenti cause organiche dimostrabili, e le cefalee secondarie, in cui il dolore è causato da una patologia sottostante che può manifestarsi con cefalea come sintomo iniziale o dominante, ma solitamente è associata ad altri segni e/o sintomi della malattia di base.

Le cefalee primarie includono:

  • Emicrania
  • Cefalea di tipo tensivo
  • Cefalea a grappolo
  • Altre cefalalgie autonomico-trigeminali.

Le cefalee secondarie sono associate a:

  • Traumi cranici e cervicali
  • Disturbi vascolari cranici o cervicali
  • Disturbi intracranici non vascolari
  • Uso/abuso di sostanze o sospensione delle stesse
  • Infezioni
  • Disturbi dell’omeostasi
  • Disturbi del cranio, collo, occhi, orecchie, naso, seni paranasali, bocca e altre strutture facciali o craniche
  • Disturbi psichiatrici.

Mal di testa, quali sono le cause?

Oltre alla predisposizione individuale e familiare, esistono molti “trigger” della cefalea, che possono essere di natura alimentare, ormonale, psicologica, ambientale, endogena, metabolica e farmacologica.

L’alimentazione non è considerata la causa primaria del mal di testa, ma alcune sostanze presenti negli alimenti possono contribuire ad esacerbare i sintomi e scatenare attacchi di mal di testa in individui predisposti.

L’elenco dei cibi spesso coinvolti è piuttosto lungo e comprende alimenti che contengono sostanze come le amine biogene (come l’istamina, la feniletilammina e la tiramina) che possono influire sulle vie cerebrali vascolari.

Ecco alcuni degli alimenti più frequentemente associati alla comparsa del mal di testa:

  • Formaggi stagionati o fermentati.
  • Cioccolato, cacao e frutta a guscio.
  • Agrumi, pomodori, crauti e lamponi.
  • Banane, avocado, fichi e prugne.
  • Hot dog, carni stagionate, inscatolate, conservate o trattate (salsicce, salumi, pesce secco salato).
  • Glutammato monosodico (usato come esaltatore di sapidità in alcuni cibi, come dadi da brodo, salsa di soia, snack e preparati per zuppe).
  • Aspartame (un dolcificante), nitriti (conservanti utilizzati principalmente nei salumi e nelle carni in scatola) e solfiti (additivi presenti nei vini).
  • Cibi grassi e fritture.
  • Gelato e altri alimenti freddi.
  • Aringhe e frutti di mare.
  • Bevande contenenti caffeina.
  • Bevande alcoliche, in particolare vino rosso e birra.

È importante tenere presente che, oltre agli alimenti stessi, alcune abitudini possono scatenare una crisi di mal di testa, come:

  • Disidratazione
  • Riduzione del consumo di caffeina rispetto a quanto abitualmente si assume
  • Digiuno, come saltare i pasti o ritardarli (saltare la colazione, ad esempio, può causare mal di testa durante la mattina; oppure, un fastidioso mal di testa al risveglio potrebbe essere causato da una cena consumata con eccessivo anticipo rispetto al riposo notturno).

Il consiglio è quello di prestare attenzione all’alimentazione, soprattutto se si soffre di mal di testa, e imparare a monitorare e annotare gli alimenti che possono causare fastidio e peggiorare la cefalea. Tenere un diario alimentare può aiutare a individuare eventuali correlazioni tra cibi e mal di testa.