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Cibi low cost, cibi sicuri

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Mangiare sano e risparmiare non sono due esigenze in contrasto: quanto e come spendere per la nostra tavola?

L’ansia di mangiare salutista e di controllare marchi e provenienze nella maggior parte dei casi si traduce in una spesa maggiore. Ma in periodo di crisi anche il portafogli ha la sua importanza. Il problema principale diventa risolvere il dilemma spendere poco/mangiare bene. Ne abbiamo parlato con Stefania Setti, medico nutrizionista all’ospedale Humanitas.

Dottoressa Setti, quali sono i rischi più diffusi quando si acquistano cibi low cost?
Pensiamo ad esempio ai cosiddetti prodotti di terza e quarta gamma, quali le vaschette di insalata confezionata. Il rischio principale è che non vengano rispettate le norme igieniche di cernita, pulitura da terriccio o altro, mondatura (eliminazione delle parti non commestibili), taglio, lavaggio, asciugatura e confezionamento.

Ci sono alimenti per i quali valga la pena spendere di più per essere più tranquilli?
Ogni classe di alimenti può essere portatrice di patogeni responsabili di malattie. Per esempio, le uova possono portare la salmonella, ma anche cibi come carne, pesce e insalata sono prodotti pericolosi che necessitano di essere conservati, preparati e cucinati in modo corretto. È fondamentale che le uova, la carne e il pesce siano ben cotti. Altri alimenti che richiedono particolare attenzione sono gli avanzi. Come prima cosa non devono essere conservati per troppo tempo in frigorifero (al massimo quattro giorni) e non più di due ore a temperatura ambiente. È necessario inoltre riscaldarli in modo corretto, raggiungendo una precisa temperatura al cuore del prodotto. Può quindi essere utile munirsi di termometri per alimenti che permettano di rilevare la reale temperatura interna.

Secondo lei è possibile mangiare sano spendendo poco?
Assolutamente si. È importante sia la condizione del prodotto quando viene acquistato che la capacità di conservarlo, pulirlo in modo adeguato, lavarlo e cucinarlo. Bisogna stare attenti anche alla questione del biologico: non è detto che il prodotto sia più sano e meno a rischio, anzi. Questi alimenti vengono coltivati senza uso di pesticidi; quindi, se da un lato si ha il vantaggio di non avere residui di questi prodotti, dall’altro c’è il rischio della presenza di agenti patogeni che possono essere responsabili di malattie trasmesse con gli alimenti. È necessario utilizzare delle precauzioni anche riguardo agli strumenti che si utilizzano in cucina, per esempio i coltelli oppure i taglieri sui quali si preparano gli alimenti. Non bisogna mai utilizzare gli stessi utensili per la carne (o il pesce) e la verdura ed è buona norma eliminare i taglieri che presentano segni di usura in quanto i patogeni possono annidiarsi all’interno dei solchi. Per mangiare in modo sano non si deve necessariamente spendere molto, ma è importante, oltre alla scelta dei prodotti, rispettare le norme igieniche di preparazione e conservazione degli alimenti.

A cura di Alice Locatelli