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Se al cinema non è vietato fumare

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La sigaretta è stata bandita dai luoghi pubblici, ma nelle pellicole gli attori che fumano sono ancora la normalità. E neppure i film per bambini sono al riparo.

James Dean era inimitabile nel farlo. Audrey Hepburn usava un bocchino e Humprey Bogart ne era circondato, come se uscisse da una nuvola. I cartoni animati non ne sono esenti, basti vedere il Brucaliffo di Alice nel paese delle meraviglie o Crudelia Demon de La carica dei 101. Mettete quindi a letto i bambini, perché il fumo è ovunque. Se inizialmente aiutava a definire la caratterizzazione del personaggio (il ribelle, l’emancipata o il misterioso), oggi viene presentato al cinema come gesto quotidiano, di routine. Ed ecco quindi che si vede Robert De Niro, Bruce Willis o John Travolta accendersi una sigaretta che non ha alcuna finalità descrittiva o narrativa, ma si riduce a semplice gestualità. Sempre più bandito da luoghi pubblici, il fumo è ancora molto diffuso nelle pellicole recenti. Per citare alcuni titoli: Io, noi e Lara, A Single man, Nine e il film record di incassi Avatar. Ne abbiamo parlato con la dottoressa Licia Siracusano, referente per il Centro Antifumo di Humanitas e specialista dell’Unità Operativa di Oncologia ed Ematologia.

Dottoressa Siracusano, il National Cancer Insitute degli USA ha stabilito l’esistenza di una relazione di causalità tra esposizione a rappresentazioni cinematografiche del fumo e iniziazione al tabagismo dei giovani. Cosa pensa a riguardo?
“E’ sicuramente così. I ragazzi sono un terreno fertile ed è facile che vengano influenzati. Il problema dei giovani, che purtroppo sono sempre più esposti a miti quali calciatori e personaggi televisivi, è proprio quello di essere condizionati negativamente da questi esempi. Anche nella casa del Grande Fratello, i partecipanti hanno sempre la sigaretta in mano. Immagini simili contribuiscono a diffondere il messaggio ingannevole di come la sigaretta diminuisca lo stress ed elimini la tensione”.

In un periodo in cui il fumo viene vietato sempre più, perché viene ancora usato così tanto nel cinema?
“Sono le multinazionali che pagano le produzioni cinematografiche affinchè il fumo non venga perso di vista. Viene così diffusa questa pubblicità menzognera e occulta che, naturalmente, inganna il più debole, quindi il ragazzo, che come ha riferimento il personaggio dello spettacolo”.

A cura di Alice Locatelli