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I globuli rossi, quegli instancabili trasportatori

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I globuli rossi sono le cellule più numerose del sangue: circa 4-6 milioni ogni mm3. Essi sono chiamati anche emazie, oppure eritrociti e sono prodotti nel midollo osseo. Nell’uomo e in tutti i mammiferi, i globuli rossi sono privi di nucleo e hanno la forma di una lente biconcava. I globuli rossi, contengono l’emoglobina, una proteina che trasporta ossigeno e anidride carbonica, un gas che si forma nei tessuti come prodotto di scarto. Nei polmoni avviene lo scambio tra l’ossigeno (contenuto nell’aria inspirata) e l’anidride carbonica che si era legata all’emoglobina nel sangue venoso: l’anidride carbonica è così eliminata nell’aria espirata, impedendone l’accumulo nel sangue e l’ossigeno trasportato a tutti i tessuti dell’organismo. La maggior parte dell’anidride carbonica è tuttavia trasportata dal plasma, sotto forma di carbonati in soluzione.

Nei globuli rossi dei mammiferi la mancanza del nucleo lascia più spazio all’emoglobina e la forma biconcava aumenta il rapporto tra la superficie e il volume citoplasmatico della cellula. Queste caratteristiche rendono più efficiente la diffusione dell’ossigeno da parte di queste cellule. I globuli rossi sono incapaci di movimento attivo ma sono elastici e deformabili, in modo da poter transitare anche nei vasi sanguigni più piccoli. Sopravvivono per poco più di tre mesi dalla loro immissione nel sangue circolante, dopodiché vengono catturati da cellule della milza e del fegato, dove vengono eliminati da cellule specializzate del sistema immunitario (macrofagi).
I globuli rossi si distinguono per la presenza o l’assenza sulla loro membrana cellulare di particolari proteine (antigeni), che impartiscono loro una specifica caratteristica e consentono di dividere il sangue in gruppi sanguigni tipici per ogni individuo e trasmessi ereditariamente. Nella nota “anemia falciforme”, i globuli rossi assumono una caratteristica forma a falce. Con il microscopio elettronico, si è visto che i globuli rossi possono assumere forme assai diverse: normali (discociti), a bacca (crenati), a riccio o spinosi (echinociti), dentellati, a fuso, a falce, a elmetto, appuntiti, indentati, poichilociti, ecc.

L’immagine mostra le componenti cellulari presenti nel sangue con un primo piano di alcuni globuli rossi. Come appare chiaramente queste cellule sono le più numerose.

La rubrica Medicina al Microscopio è curata dai Laboratori di Medicina Quantitativa dell’Istituto Clinico Humanitas. I laboratori sono nati da una iniziativa del prof. Nicola Dioguardi in collaborazione con la “Fondazione Michele Rodriguez“. Il gruppo di lavoro, costituito dal prof. Nicola Dioguardi, dal dott. Fabio Grizzi, biologo, dalla dott.ssa Barbara Franceschini, istologa, dal dott. Carlo Russo, informatico, dal sig. Luciano Parmeggiani, tecnico di laboratorio, e dalla sig.ra Antonella Pisano, sviluppa metodi di misura e modelli computer-assistiti di analisi delle forme e dei comportamenti delle strutture biologiche. I temi trattati riguardano argomenti di Medicina Teoretica, in particolare sono presenti due sezioni di studio: una clinico-informatica ed una di biologia cellulare e anatomia microscopica. Molte sono le collaborazioni nazionali ed internazionali attivate con le Università americane: Texas Tech University e Arkansas University for Medical Sciences.

Il gruppo ha selezionato per Humanitas Salute una serie di immagini particolari con lo scopo di illustrare la complessità delle strutture microscopiche dell’anatomia dell’uomo.