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Golf, tutti i rischi del “principiante”

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Dalle patologie ossee, articolari e muscolari, al gomito del golfista. Il più delle volte, si possono evitare con un semplice tocco di stile.

Uno sport sempre più amato, il golf insegna lealtà verso l’avversario e richiede una buona preparazione fisica. Anche se occorre fare attenzione alle patologie che possono colpire il golfista “della domenica”.

Le patologie ossee
Derivano generalmente da traumi e, in molti casi, da patologie croniche preesistenti (degenerative del tessuto osseo, in particolare della colonna vertebrale, della spalla, del polso e della mano, artrosi, sciatalgie, lombalgie). Per queste patologie il trattamento è prima di tutto la sospensione dalla pratica sportiva e un periodo più o meno lungo di riposo. Possono essere necessari anche interventi di tipo fisiatrico-riabilitativo ed eventualmente ortopedico. E’ quindi fondamentale rivolgersi al medico.

Patologie articolari
Distorsioni, lussazioni, traumi. Il momento più delicato è quando si colpisce la pallina. Non bisogna dimenticare che il bastone, che pesa 300-400 g, può sviluppare nell’impatto con la pallina un peso-forza di circa 1000 kg. Inoltre si verificano traumi anche a seguito di errori di esecuzione: quando si fa cilecca andando magari a scavare il terreno con il bastone. Le articolazioni più interessate sono quelle di spalla, gomito, polso, mano, anca, ma anche, in misura minore, di ginocchio, caviglia e piede.

Il gomito del golfista
L’epitrocleite colpisce molto spesso il gomito del golfista, precisamente la parte mediale dell’omero a livello dell’articolazione del gomito, con interessamento del nervo ulnare. Si tratta di una patologia del tutto simile al gomito del tennista (epicondilite), causata dall’estensione ripetitiva del gomito (oscillazione del bastone), dai colpi mancati e dall’impatto violento con il terreno (contraccolpi) che determina un processo infiammatorio.

Patologie muscolari
Dolori muscolari possono comparire soprattutto nei giocatori non allenati: la causa è in genere di tipo meccanico, ad esempio il tipo di contrazione troppo violenta. Infatti proprio tra i giocatori inesperti c’è la tendenza a caricare troppo i colpi.

Curare prima di tutto lo stile
Per prevenire gli infortuni il giocatore deve prima di tutto curare il proprio stile golfistico. Molti problemi sono infatti determinati da una postura e una tecnica esecutiva scorretti (l’equilibrio e la distribuzione del peso sono fattori fondamentali durante l’esecuzione dello swing), dalla modalità dell’impugnatura del club, dalla preparazione fisica oltre che dagli attrezzi utilizzati. Fatto questo il golf è tra gli sport più sani in circolazione, sempre che non piovano… fulmini o palline.

A cura di Marco Renato Menga