Alimentazione

Con il melone un pieno di vitamine

Il melone è il modo migliore per tutti coloro che, d’estate, vogliono in modo dolcissimo e dissetante oltre che gustoso fare il pieno di vitamina A all’organismo. Il melone appartiene alla famiglia delle cucurbitacee, è originario dell’Asia centro occidentale o dell’Africa e la sua introduzione nel nostro Paese risale all’inizio dell’era Cristiana, come testimoniano alcuni dipinti ad Ercolano. Plinio definisce i meloni “popones” scrivendo che l’imperatore Tiberio ne era ghiottissimo. In Europa si diffuse più tardi e fu Carlo VIII ad introdurlo in Francia e nel XV secolo, poi, arrivò anche in Svezia. Approfondiamo l’argomento e vediamo le sue qualità con i dietisti di Humanitas Gavazzeni di Bergamo.

Quali sono le proprietà del melone?
“Esistono diverse varietà di melone: i cantalupi o zatte, che sono precoci, grandi, lisci, con la buccia solcata, maturano in estate e hanno una breve conservazione. C’è poi il melone retato, tondo o oblungo, con buccia sottile ed un marcato reticolo e anche questo matura in estate. Infine, c’è il melone invernale, che è tardivo, ha forma allungata, colore giallo pallido, buccia liscia, è poco profumato, ma molto dolce. Il melone oltre ad essere consumato come frutto nelle macedonie o come dessert, con il porto, viene anche servito come antipasto abbinato al prosciutto. Fornisce 33 cal per 100 gr di prodotto; la polpa del melone giallo estivo contiene buone quantità di vitamina A che, notoriamente, protegge l’epitelio intestinale, la pelle e favorisce la rigenerazione cellulare. Per questo viene definito un cibo antinvecchiamento. Il melone, poi, fornisce una buona carica energetica vista la sua ricchezza in zuccheri concentrati, potassio, vitamina C ed è anche fonte di vitamine del gruppo B e di sodio. La polpa del melone ha diversi effetti sull’organismo, come il fatto di svolgere una blanda azione lassativa sugli intestini pigri, un’azione diuretica, di calmare la sete grazie all’alto contenuto di acqua (90%), di rinfrescare l’organismo ed è adatto a chi è anemico per il suo buon contenuto di ferro e ai diabetici dato che il contenuto di acqua è molto maggiore rispetto a quello degli zuccheri. Alcuni studiosi argentini e tedeschi sostengono che il melone agisce sulla fluidità del sangue contrastando l’aggregazione piastrinica e questo contribuirebbe a dargli finzione cardioprotettiva per infarti, ma anche per ictus cerebrali”.

A chi è controindicato?
“È sicuramente controindicato per chi deve seguire una dieta astringente”.

A cura di Lucrezia Zaccaria