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Coronavirus e igiene: a cosa prestare maggiormente attenzione

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Sono tanti gli interrogativi che riguardano il Coronavirus, le modalità di contagio, la resistenza del virus nel corso del tempo e molto altro.

Quanto resiste il virus sulle superfici? Quando rientriamo a casa dopo la spesa, cosa bisogna disinfettare? È vero che le zampe del cane possono portare il virus all’interno dell’abitazione?

 

Con la dottoressa Elena Azzolini, medico della direzione sanitaria di Humanitas, cercheremo di rispondere alle domande più frequenti.

 

Come posso minimizzare i rischi quando torno dal lavoro o dal supermercato?

La prima cosa da mettere in chiaro è che, purtroppo, non esiste una formula magica che eviterà al 100% che il Coronavirus vada a intaccare la nostra casa. Ciò che proponiamo sono una serie di accorgimenti, seppur minimi, in grado di abbassare – e di parecchio – il rischio di infettarsi.

 

Raccomandiamo di recarsi al supermercato più vicino e di fare la spesa una volta alla settimana, meglio ancora ogni 10 giorni. È importante che esca solo un componente della famiglia alla volta: si può provare a pianificare insieme cosa si mangerà nel corso della settimana, così da velocizzare il tempo da trascorrere al supermercato e sapere già cosa comprare.

 

Il corretto utilizzo dei guanti e la mascherina abbasseranno ancor più il rischio, senza dimenticare di mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro.

 

Quali sono gli oggetti che devo disinfettare?

Il coronavirus è sensibile ai comuni disinfettanti quali quelli contenenti alcol (etanolo) o la comune amuchina o candeggina, a base di ipoclorito di sodio. Le superfici o gli oggetti da sanificare sono quelli che vengono più frequentemente toccati o utilizzati, quindi maniglie delle porte, corrimano, chiavi, citofono, interruttori della luce, rubinetti, telefoni, tastiere e ovviamente il proprio cellulare.

I disinfettanti vanno comunque usati con attenzione perché sono prodotti altamente infiammabili e possono anche determinare irritazioni cutanee.

 

Ci sono precauzioni da mantenere per quanto riguarda i vestiti che indossiamo, o l’igiene dei nostri capelli quando usciamo a fare la spesa?

Se si mantengono le precauzioni che conosciamo (come lavarsi bene e spesso le mani, indossare correttamente mascherina e guanti, o starnutire su un fazzoletto o nel proprio gomito), è poco plausibile che i vestiti, noi stessi o i nostri capelli possano essere contaminati dal virus dopo che si è usciti per fare la spesa. Le norme igieniche dovrebbero essere le stesse che il buon senso impone, magari evitando di appoggiare il cappotto sul divano o sul tavolo, ad esempio.

 

E per quanto riguarda il bucato?

Il bucato, perché venga garantita la sterilizzazione, dovrebbe essere lavato ad alte temperature in lavatrice a 60°per 30 minuti (o a tempi più brevi per temperature superiori) con comuni detersivi.

Dato che non tutti gli indumenti possono resistere a questo tipo di lavaggio, per i capi bianchi e resistenti è possibile aggiungere un po’ di candeggina secondo il dosaggio indicato sul flacone, per gli altri attenersi all’utilizzo dei comuni detersivi.

 

Devo lasciare le scarpe fuori casa quando rientro? Le suole possono trasportare il virus?

In teoria, se camminiamo su una superficie in cui una persona infetta abbia espulso catarro o secrezioni respiratorie varie, è possibile che il virus sia trasportato sulle suole delle scarpe. Difficilmente toccheremo il pavimento con le mani, perciò il rischio è trascurabile, a meno che ci siano bambini in casa, specie se piccoli: in questo caso una buona norma igienica potrebbe essere quella di lasciare le scarpe all’ingresso, fuori dalla porta.

La necessità di lavare le scarpe è equiparabile a quella precedente l’epidemia: se sono visibilmente sporche è certamente opportuno.

 

Le zampe del cane possono portare, analogamente alle suole, il virus in casa?

Se il cane viene a contatto con secrezioni infette – come potrebbe accadere con le suole delle scarpe – in linea teorica è possibile che le zampe del cane trasportino il virus in casa. Tuttavia finora non risultano ad ora casi di contagio avvenuti in questo modo. Possiamo garantire la pulizia delle zampe del cane utilizzando, al rientro, acqua mista a euclorina, una sostanza simile alla candeggina ma meno aggressiva. È importante sciacquare le zampe con attenzione, onde evitare irritazioni. O ancor più semplicemente evitiamo di farlo salire su superfici con cui si viene comunemente a contatto come il divano o il letto.

 

Quanto resiste il virus sulle superfici?

Il virus sopravvive per tempi diversi in base al tipo di materiale su cui si deposita. Alcuni materiali, come la plastica, assorbono meno facilmente le goccioline infette, perciò il virus resterà attivo più a lungo. Sembra che plastica e acciaio possano restare infetti fino a 72 ore, carta e cartone fino a 24 ore; sul rame, invece, il virus resisterebbe fino a 4 ore. Il rischio diminuisce notevolmente con il passare del tempo.

 

Quali prodotti è meglio utilizzare per pulire le superfici?

I pavimenti e le superfici andrebbero lavate con prodotti a base di cloro allo 0,1%, come la candeggina o la varechina diluita.

 

C’è qualche raccomandazione per il cibo?

Normalmente le malattie respiratorie non si trasmettono con gli alimenti, e finora il Coronavirus non fa eccezione, purché chi manipola il cibo rispetti l’igiene delle mani e le altre precauzioni.