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Anziani e cancro: la nuova sfida della medicina

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Un terzo dei malati oncologici ha oggi più di 65 anni. Come adattare le terapie all’età e alla risposta del paziente? In che modo i fattori emotivi e le condizioni socioeconomiche influenzano il risultato dei trattamenti? A queste domande risponde il prof. Lodovico Balducci, dalla Florida all’Istituto Clinico Humanitas per una lettura magistrale giovedì 5 ottobre.
“Oncologia Geriatrica: un ponte tra Oncologia e Medicina Interna” è infatti il titolo della lecture che il prof. Balducci, della Tampa University of South Florida (USA), terrà alle ore 13.00 presso l’Istituto Clinico Humanitas IRCCS. Coordinatore dell’incontro il dott. Armando Santoro, responsabile del Dipartimento di Scienze Onco-Ematologiche di Humanitas.

Gli studi del prof. Balducci rappresentano oggi un punto di riferimento per gli oncologi e i geriatri di tutto il mondo. Sua è la classificazione dei livelli di responsività del paziente alle terapie oncologiche, denominati “score di validità”. In particolare Balducci si soffermerà sulla necessità di integrare le discipline della medicina interna e dell’oncologia, al fine di migliorare le possibilità di convivenza del paziente anziano con il cancro e talvolta con le malattie correlate (malattie cardiovascolari, anemia, depressione, sindromi geriatriche …).

“La tolleranza del paziente alle terapie oncologiche – spiega il dott. Armando Santoro, coordinatore della Lecture – dipende dal suo stato di salute complessivo. In alcuni casi pazienti anziani, se trattati in maniera adeguata, possono reagire ai trattamenti come pazienti più giovani. La scala di validità messa a punto dal prof. Balducci è un punto di riferimento fondamentale nel nostro lavoro. Circa un terzo dei pazienti oncologici infatti ha più di 65 anni, una stima destinata a crescere a causa dell’allungamento della vita media fino agli 80 anni nei paesi occidentali. Per questo motivo anche in Humanitas abbiamo attivato alcuni programmi sperimentali (in particolari sui linfomi, i tumori del colon e del polmone) per verificare la responsività di questi pazienti ai farmaci.In questa direzione è molto stretta la collaborazione con il Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, per lo sviluppo di appositi schemi di trattamento per anziani. Il nostro obiettivo è trovare farmaci sempre più efficaci e con i minori effetti collaterali possibili, per salvaguardare una buona qualità della vita”.

L’incontro si inserisce nell’ambito delle Humanitas Lectures promosse dal Direttore Scientifico di Humanitas e docente di Patologia Generale dell’Università degli Studi di Milano, prof. Alberto Mantovani, e organizzate in collaborazione con Università degli Studi di Milano e Fondazione Humanitas per la Ricerca. Avvalendosi del contributo di medici e ricercatori che hanno avuto un ruolo fondamentale nei rispettivi settori di competenza, le Humanitas Lectures rappresentano un momento di messa a punto e di riflessione sullo sviluppo e l’evoluzione della medicina e della ricerca biomedica al servizio della salute dell’uomo.

A cura della Redazione