Il bosutinib viene impiegato per curare le leucemie mieloidi positive al cromosoma Philadelphia.
Che cos’è il bosutinib?
Il bosutinib è un inibitore degli enzimi tirosin chinasi particolarmente attivo nei confronti della variante mutata codificata dal cosiddetto “cromosoma Philadelphia”. Questo medicinale agisce contrastando la proliferazione delle cellule tumorali.
Come viene somministrato il bosutinib?
Il bosutinib si assume per via orale. Di norma se ne consiglia l’assunzione con del cibo.
Effetti collaterali
Il bosutinib può ridurre le capacità dell’organismo di combattere le infezioni nonché il numero di piastrine nel sangue.
Fra i possibili effetti collaterali troviamo:
debolezza
dissenteria
emicrania
giramenti di testa
irritazione a naso o gola
mal di schiena o di articolazioni
mal di stomaco leggero
naso chiuso o che cola
nausea
riduzione dell’appetito
stanchezza
starnuti
vomito
È necessario contattare immediatamente un medico in caso di:
aumento di peso improvviso e immotivato
battito cardiaco irregolare
difficoltà di respirazione
febbre, brividi o mal di gola persistente
feci scure o sangue nelle feci
giramenti di testa, emicrania, stanchezza o debolezza gravi o persistenti
gonfiore a bocca, viso, labbra o lingua
gonfiore a mani, caviglie, piedi o altre aree del copro
lividi o emorragie
mal di schiena o di stomaco, nausea o vomito forti o persistenti
orticaria
problemi epatici
problemi renali
prurito
rash
senso di oppressione o dolore al petto
tosse o fiato corto
vomito che sembra caffè
Controindicazioni e avvertenze
Il bosutinib potrebbe avere controindicazioni se assunto in concomitanza con aprepitant, antifungini azolici, bosentan, carbamazepina, ciproloxacina, claritromicina, cobicistat, conivaptan, crizotinib, desametasone, diltiazem, efavirenz, enzalutamide, eritromicina, etravirina, felbamato, fosaprepitant, griseofulvina, idantoine, imatinib, mifepristone, modafinil, nafcillina, nefazodone, nevirapina, oxcarbazepina, fenobarbital, primidone, inbitori delle proteasi, rifamicine, iperico, telitromicina, topiramato o verapamil.
Inoltre, in caso di trattamento con antagonisti del recettore H2 o con antiacidi si consiglia di assumerli almeno due ore prima o dopo il bosutinib.
Prima di iniziare ad assumere bosutinib è necessario comunicare al medico:
eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, alimento o sostanza
eventuali medicinali, fitoterapici e integratori con cui si è in terapia, soprattutto aprepitant, antifungini azolici, ciprofloxacina, cobicistat, conivaptan, crizotinib, diltiazem, fosprepitant, imatinib, macrolidi, mifepristone, nefazodone, inibitori delle proteasi, telitromicina, verapamil, bosentan, carbamazepina, desametasone, efavirenz, enzalutamide, etravirina, felbamato, griseofulvina, idantoine, modafinil, nafcillina, nevirapina, oxcarbazepina, fenobarbital, primidone, PPI, rifamicine, iperico, topiramato e digossina
se si soffre (o si ha sofferto) di problemi cardiaci, epatici, renali, polmonari o al midollo osseo, globuli bianche o piastrine bassi, anemia, edema o ritenzione idrica
se si è incinta o si sta allattando al seno
Durante la terapia a base di bosutinib non bisogna sottoporsi a vaccinazioni senza averne prima parlato con il medico. In generale, è importante informare medici, chirurghi e dentisti dell’assunzione di bosutinib.
Inoltre, le donne fertili devono utilizzare un metodo contraccettivo efficace sia durante il trattamento che nei 30 giorni successivi alla sua interruzione.
Il bosutinib può compromettere le capacità di guidare o di manovrare macchinari pericolosi. Tale controindicazione può essere aggravata dall’uso di alcolici e alcuni medicinali.