Prevenzione

Anche le cellule hanno uno scheletro

Argomenti

Nel citoplasma di tutte le cellule Eucariote è immersa una complessa trama fibrillare che costituisce l’ “ossatura” della cellula e che si chiama citoscheletro. Al citoscheletro la cellula deve la capacità di mantenere o modificare la sua forma, di migrare e di muovere i suoi molteplici organuli interni.
Il citoscheletro è costituito da tre tipi di filamenti proteici che si distinguono per funzione e composizione chimica: i microtubuli, i filamenti intermedi e i filamenti di astina.
I microtubuli sono tubicini cavi del diametro di 25 nanometri formati da tubulina. L’associazione dei microtubuli origina strutture cellulari specializzate. Tra queste, il centrosoma, costituito da una coppia di centrioli da cui i microtubuli si organizzano per dare origine al fuso mitotico, guida dei cromosomi durante la divisione cellulare, o corpuscoli basali che hanno il compito di far funzionare l’organizzazione di ciglia e flagelli (per esempio il flagello, ovvero la coda che permette allo spermatozoo di muoversi per arrivare verso l’uovo da fecondare).
I filamenti di astina hanno uno spessore di 6 nanometri, sono formati da due sub-unità diverse ed in genere formano una serie di fasci paralleli funzionando da supporti meccanici. I filamenti intermedi chiamati così per il loro spessore intermedio (10 nanometri) tra quello dei microtubuli e quello dei filamenti di astina, sono invece costituiti da sub-unità fibrose che creano una struttura a cordone; la loro funzione è di tipo strutturale e per questo sono particolarmente abbondanti nelle cellule alle quali è necessaria una buona resistenza meccanica.

L’immagine mostra la struttura citoscheletrica filamentosa in cellule animali coltivate in vitro. Questi filamenti sono stati evidenziati a mezzo di anticorpi specifici contro una proteina chiamata vicentina.

La rubrica Medicina al Microscopio è curata dai Laboratori di Medicina Quantitativa dell’Istituto Clinico Humanitas. I laboratori sono nati da una iniziativa del prof. Nicola Dioguardi in collaborazione con la “Fondazione Michele Rodriguez”. Il gruppo di lavoro, costituito dal prof. Nicola Dioguardi, dal dott. Fabio Grizzi, biologo, dalla dott.ssa Barbara Franceschini, istologa, dal dott. Carlo Russo, informatico, dal sig. Luciano Parmeggiani, tecnico di laboratorio, e dalla sig.ra Antonella Pisano, sviluppa metodi di misura e modelli computer-assistiti di analisi delle forme e dei comportamenti delle strutture biologiche. I temi trattati riguardano argomenti di Medicina Teoretica, in particolare sono presenti due sezioni di studio: una clinico-informatica ed una di biologia cellulare e anatomia microscopica. Molte sono le collaborazioni nazionali ed internazionali attivate con le Università americane: Texas Tech University e Arkansas University for Medical Sciences.

Il gruppo ha selezionato per Humanitas Salute una serie di immagini particolari con lo scopo di illustrare la complessità delle strutture microscopiche dell’anatomia dell’uomo.