In medicina, con il temine parestesia si indica una condizione caratterizzata da una percezione della sensibilità ai vari stimoli sensitivi (termici, tattili, dolorifici, vibratori) alterata per quanto riguarda insorgenza, durata e dislocazione degli stessi.
La parestesia è anche un disturbo soggettivo della sensibilità che consiste nell’insorgenza di una sensazione elementare (formicolio, pizzicore, solletico, prurito, punture di spillo, ecc.) in assenza di stimolazione specifica.
Nella maggior parte dei casi, la causa è da ricercarsi nella presenza di alterazioni di varia natura che interferiscono con il funzionamento del sistema nervoso (sia centrale che periferico).
Quali patologie possono essere associate alla parestesia?
Le malattie che possono essere legate alla parestesia sono,in ordine alfabetico:
Acromegalia
Amiloidosi
Ansia
Artrosi cervicale
Aterosclerosi
Attacco di panico
Cefalea
Claudicatio intermittens
Dislipidemie
Ebola
Emicrania
Ernia del disco
Geloni
Herpes zoster
Herpes zoster oftalmico
Ictus
Infiammazione del nervo trigemino
Morbo di Paget
Piede Diabetico
Policitemia vera
Poliomielite
Rabbia
Sclerosi multipla
Sindrome del tunnel carpale
Sindrome di Sjögren
Trauma
Tumore delle ghiandole salivari
Ustione
Vene varicose
Tuttavia, questo non è un elenco esaustivo. Si consiglia di consultare il proprio medico di fiducia.
Quali sono i rimedi contro la parestesia?
La terapia più adeguata alla cura della parestesia dipende in maniera predominante dall’individuazione della causa che alla sua origine.
In caso di parestesia, quando è necessario rivolgersi al proprio medico?
In caso di parestesia è sempre consigliabile rivolgersi al proprio medico per un consulto.
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