Diagnosi

Broncoscopia

Argomenti

Che cos’è la broncoscopia?

 

La broncoscopia è un esame diagnostico che viene eseguito dal medico mediante uno strumento particolare, il broncoscopio, che viene inserito tramite la bocca o il naso del paziente. Può essere eseguita in anestesia locale, in sedazione o in anestesia locale e sedazione (parallelamente).

A cosa serve?

 

La broncoscopia è spesso usata per ragioni diagnostiche (tumori endobronchiali, sarcoidosi, patologie interstiziali polmonari, infezioni polmonari, etc) mediante alcune tecniche applicative (biopsie trans-bronchaili, agoaspirati, bronco-aspirati, lavaggio bronchiolo-alveolare). Si può usare inoltre per rimuovere corpi estranei inalati per caso o per ulteriori procedure operative.

Quali sono le norme di preparazione?

 

Per il paziente che esegue una broncoscopia, è indispensabile presentarsi a digiuno da almeno tre ore, se l’esame viene eseguito in anestesia locale. Nel caso di esame in sedazione, il medico fornirà le indicazioni che riterrà più idonee. I pazienti che assumono farmaci devono interpellare il medico per possibili sospensioni.

Quali pazienti possono eseguire l’esame?

 

Esistono alcune controindicazioni assolute ad effettuare la broncoscopia. I soggetti che soffrono di alterazioni della coagulazione del sangue, aritmie cardiache, insufficienza o cardiopatia ischemica, per i rischi legati all’invasività, seppur leggera, dell’esame, dovrebbero essere sottoposti a broncoscopia soltanto dopo valutazione specialistica.

Inoltre, i pazienti affetti da asma bronchiale non dovrebbero essere sottoposti all’esame se vi è una crisi in atto a causa di broncocostrizione o broncospasmo. Anche chi fosse affetto da stenosi tracheale, insufficienza respiratoria o alta pressione polmonare dovrebbe essere sottoposto all’esame soltanto in caso di estrema necessità.

È un esame doloroso o pericoloso?

 

In gran parte dei casi la broncoscopia non provoca alcun effetto collaterale, a parte un leggero fastidio causato dal transito dello strumento attraverso la gola. In ogni caso, all’esame segue sempre un periodo di osservazione di due ore, per accertarsi che il soggetto non abbia disturbi respiratori o piccoli sanguinamenti causati dall’esame. L’anestetico potrebbe causare, nelle ore che seguono tale esame, secchezza della bocca, rallentamento dei riflessi e sonnolenza.

Come funziona?

 

Il paziente viene preparato circa 30 minuti prima dell’esecuzione dell’esame. Esso viene privato di occhiali, collane e gioielli, apparecchi acustici e tutto ciò che può provocare un impedimento durante lo svolgimento dell’esame, quindi gli viene somministrato l’anestetico e gli viene applicato un catetere endovenoso, nel caso sia utile la somministrazione di medicinali nel corso della procedura. Viene dunque immesso il broncoscopio, che attraverserà in maniera delicata le vie aeree.

Alla fine dell’esame, il soggetto viene tenuto sotto controllo per circa un paio d’ore, per essere certi che non siano sopraggiunte complicazioni.