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Marco Tozzi: la Croce Rossa al fianco dei “senzatetto”

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Vivono sulla strada, dormono sulle panchine o sotto i portici. Sono i “senzatetto”, “clochard” per dirla alla francese. A Milano, si stima che possano essere circa 4.000, anche se non è possibile stabilirne con esattezza il numero. Il 70% di loro sono italiani, il 15% sono donne.
Per far fronte alle esigenze dei senzatetto che gravitano sulla città durante le ore notturne, il Comitato Provinciale di Milano della Croce Rossa Italiana (CRI) ha istituito un servizio di assistenza in strada. Per saperne di più abbiamo parlato con Marco Tozzi, ingegnere delle telecomunicazioni, volontario in Croce Rossa Italiana dal 1983 e coordinatore delle tre “unità di strada” della CRI, 60 volontari che escono tutte le notti, in inverno con il freddo, e in estate con il caldo, per prendersi cura di quelli che ormai considerano “veri amici”.

Quando è nato questo servizio?
“Nel gennaio 2001. Durante la prima settimana dell’anno, facendo seguito alle rigide temperature registrate, un primo gruppo di operatori ha identificato quali fossero le aree urbane in cui la concentrazione di potenziali fruitori del servizio fosse massima, stilando così un primo elenco di località ove prestare servizio: la stazione Garibaldi e la zona Sempione. Il servizio è iniziato ufficialmente l’8 gennaio 2001, data a partire dalla quale, dalle 22.30 fino alle 3 del mattino, il personale delle diverse componenti volontarie ha provveduto ad offrire brioches e bevande calde zuccherate ai clochard.
Nel dicembre 2001 è stata attivata una seconda unità di strada ad opera del Comitato Locale di Sesto San Giovanni che provvede a coprire, oltre al proprio territorio di competenza, anche la zona nord-est di Milano, compresa tra la Città Studi e la stazione di Greco.
Nell’ottobre 2003 ha preso il via la terza unità di strada, in carico alla delegazione di Opera, che copre la zona sud-ovest della città, compresa tra viale Forlanini e via Lorenteggio”.

Quali sono i vostri obiettivi?
“Tengo molto a precisare che il nostro servizio non nasce per risolvere i problemi dei senzatetto, ma per dare loro quantomeno un minimo di assistenza nella difficile situazione in cui si trovano. La presenza, all’interno dell’associazione, di un cospicuo serbatoio di risorse volontarie con discreto background sanitario – quasi tutti prestano regolarmente servizio di ambulanza, molti sono certificati soccorritori 118, altri sono infermieri professionali o infermiere volontarie – consente di prestare assistenza sia dal punto di vista sociale che sanitario, convincendo spesso i senzatetto ad effettuare visite di controllo o ad acconsentire a farsi trasportare in Pronto Soccorso”.

Che cosa prevede esattamente il servizio?
“Nei mesi invernali prevede complessivamente 10 uscite settimanali, ma è garantito anche durante la stagione estiva, mese di agosto compreso (4 uscite settimanali). Questa continuità di presenza ha prodotto presso i beneficiari del servizio quella positiva immagine di associazione che garantisce ottimi livelli di assistenza e di affidabilità.
I mezzi che utilizziamo per il servizio di assistenza sono dotati di uno zaino di soccorso per poter anche effettuare eventuali medicazioni o interventi di primo soccorso, coperte, sacchi a pelo, materiale per igiene personale e vestiario da distribuire agli assistiti. E’ disponibile un medico volontario che viene chiamato in presenza di patologie durevoli (influenza, polmonite) ed inviato in una delle sere successive alla segnalazione. La figura professionale del medico è fondamentale per fornire ai senzatetto consigli sanitari e per convincerli a rivolgersi alle strutture del SSN. Sono poi regolarmente presenti infermiere volontarie che possono provvedere ad un primo screening medico.

Quali sono le esigenze di salute di queste persone?
“Tipicamente le loro affezioni più comuni sono legate ai fattori di rischio classici, dalle patologie respiratorie dovute al freddo all’ascesso dovuto ad una dose fuori vena”.

Che rapporti avete con le altre associazioni presenti sul territorio?
“Di proficua collaborazione. La CRI e le altre Associazioni si sono più volte riunite a seguito di convocazione dell’Assessorato ai servizi sociali del Comune di Milano, al fine di realizzare una gestione dei turni coordinata, che eviti sia disparità di trattamenti sia la sovrapposizione delle uscite delle unità mobili. E’ stato redatto e distribuito un modulo che riporta tutte le uscite delle diverse associazioni, così da avere sempre sotto controllo l’effettiva copertura della città in tutte le sere della settimana, ed è stata attivata una mailing-list per la gestione di eventuali segnalazioni dei cittadini.
Il Comune ha inoltre contribuito alla nostra attività con la donazione di sacchi a pelo ed il rimborso di parte delle spese sostenute”.

Di Monica Florianello

Per ulteriori informazioni:
unitadistrada@crimilano.it
http://www.crimilano.it/unita_di_strada.htm