Che cos’è l’albicocca?
Si tratta del frutto del Prunus armeniaca, pianta che appartiene alla famiglia delle Rosaceae.
L’albero delle albicocche è nativo del Giappone e della Cina ed i frutti possono avere un colore variabile dal giallo al porpora intenso; la loro tonalità muta in base alla varietà presa in considerazione, così come il loro sapore e le loro dimensioni.
Quali sono le proprietà nutrizionali dell’albicocca?
Fra i macronutrienti presenti in questo frutto spiccano i carboidrati, pari al 91% dell’energia in esso presente (28 calorie ogni 100 grammi); il 6% delle restanti calorie è formato da proteine, e il 3% a lipidi.
E’ molto ricco di acqua; infatti in 100 gr di albicocca se ne trovano 86,3 g, cui si aggiungono: 6,8 g di zuccheri solubili 1,5 g di fibre (di cui 0,83 g in forma di fibre insolubili e 0,71 g sotto forma di fibre solubili).
Fra i micronutrienti, sempre per 100 gr di frutto, si evidenziano invece:
320 mg di potassio
16 mg fosforo
16 mg di calcio
0,5 mg di ferro
L’apporto di sodio è invece di 1 mg ogni 100 gr.
E’ anche un’ottima fonte di vitamine; nello specifico, in 100 g di questo frutto si trovano:
13 mg di vitamina C
0,5 mg di niacina (vitamina B3 o PP)
0,03 mg di tiamina (vitamina B1) e vitamina A (360 µg di retinolo equivalente)
0,03 mg di riboflavina (vitamina B2).
E’ anche una fonte di vitamina K, composti volatili (come la benzaldeide), esteri, norisoprenoidi, acidi organici, fenoli e terpenoidi.
All’interno del suo nocciolo si nasconde invece l’amigdalina, un glicoside cianogenetico dalle considerevoli proprietà antitumorali.
Quando non mangiare l’albicocca?
Non esistono prove scientificamente attendibili dell’interferenza dell’albicocca con medicinali o sostanze che ne rendano sconsigliabile l’assunzione in deeterminati casi o circostanze.
Possibili benefici dell’albicocca
Il loro consumo è consigliato soprattutto in quanto fonti di vitamine e minerali. Decotti preparati impiegando la corteccia del Prunus armeniaca trovano invece utilizzo come astringente al fine di alleviare irritazioni cutanee, mentre paste a base di nocciolo di albicocca vengono indicate per curare le infezioni vaginali. Infine, la medicina popolare vede l’albicocca protagonista nel trattamento di problemi di fertilità emorragie, infiammazioni dell’occhio e spasmi; il suo olio viene utilizzato in campo cosmetico e come solvente ad uso farmaceutico; il nocciolo, infine, è stato impiegato anche in trattamenti antitumorali; non esistono però fondate prove cliniche circa la sua efficacia contro il cancro.
Possibili controindicazioni dell’albicocca
Non esistono peraltro prove dell’esistenza di particolari controindicazioni alla sua assunzione; tuttavia – nel corso della gravidanza e dell’allattamento – è consigliabile evitare l’uso di prodotti a base di nocciolo di albicocca, attesa l’assenza di dati conclusivi sui potenziali rischi per la salute del bambino. Fanno eccezione anche i casi di ipersensibilità. Si sono, difatti, registrati casi in cui il nocciolo di albicocca ha scatenato dermatiti da contatto, e le reazioni allergiche al consumo di questo frutto sono piuttosto frequenti; ricerche hanno dimostrato l’esistenza di una cross-reattività con la pesca. Inoltre il nocciolo può provocare reazioni simili all’intossicazione da acido cianidrico (con sintomi come ipotensione, nausea, neuropatie, capogiri, mal di testa, vomito e ptosi).
Stagionalità dell’albicocca
Alle nostre latitudini le albicocche sono pronte per essere consumate nei mesi di giugno e luglio.
Disclaimer
Le informazioni riportate in questo articolo rappresentano solo delle indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere del medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre consigliabile affidarsi ai consigli del proprio curante o di un esperto di nutrizione.