Speciale Aviaria

Influenza aviaria e stagionale a confronto

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Sono due malattie diverse. L’influenza stagionale che ritorna in forma diversa ma puntuale ogni anno provoca febbre, malessere generale, debolezza, raffreddore e tosse. L’influenza aviaria colpisce invece i volatili, e al momento non deve destare particolari preoccupazioni. Perché si trasmette all’uomo solo attraverso contatti diretti e prolungati con animali malati e con i loro prodotti organici (feci, sangue, piumaggio ecc.), e perché le poche persone contagiate dal virus non lo hanno trasmesso ad altre persone. Vediamo insieme, grazie all’opuscolo informativo della Regione Lombardia, quali sono le principali differenza fra le due malattie.

1. INFLUENZA UMANA
Chi la provoca?
L’influenza che ogni anno si presenta in autunno-inverno è provocata da virus influenzali che circolano in tutto il mondo e che, ogni anno, presentano delle minime variazioni del proprio corredo genetico.
Chi colpisce
Generalmente migliaia di persone si ammalano nel corso delle epidemie stagionali e, negli anziani e malati cronici, può provocare gravi complicanze.
Come si trasmette
Si diffonde soprattutto per via aerea, parlando o tossendo, quindi contagiarsi è molto facile.
Come ci si protegge
Alcune misure di comportamento possono ridurre il rischio (evitare contatti ravvicinati bocca-bocca, lavarsi le mani di frequente), ma la protezione più efficace si raggiunge con la vaccinazione antinfluenzale.
Rischio di pandemia
Se invece delle piccole modifiche del patrimonio genetico che si verificano tutti gli anni, i virus dovessero subire una trasformazione profonda, si potrebbe avere una pandemia, poiché la maggior parte della popolazione non avrebbe alcuna “memoria immunitaria”.

2. INFLUENZA AVIARIA
Chi la provoca
Virus influenzali diversi da quelli che normalmente provocano l’influenza umana, in grado di determinare nei volatili malattie di diversa gravità.
Chi colpisce
Il virus circola normalmente tra gli uccelli selvatici e solo occasionalmente può colpire volatili d’allevamento. Solo in condizioni particolari può colpire anche altre specie ed eccezionalmente l’uomo.
Come si trasmette
Da animale ad animale: principalmente attraverso feci e altri materiali organici. Da animale a uomo: con contatto diretto e prolungato con animali infetti attraverso feci e altri materiali organici (non si trasmette con il consumo di carni cotte). Da uomo a uomo: al momento non esistono segnalazioni di questa via di trasmissione.
Come ci si protegge
La prevenzione della diffusione della malattia tra i volatili si basa su: adozione di adeguate misure igienico-sanitarie negli allevamenti in modo da diminuire la possibilità di contatto tra volatili da allevamento con volatili selvatici; sorveglianza negli allevamenti per individuare tempestivamente eventuali casi di malattia; abbattimento dei volatili presenti negli allevamenti dove si dovesse manifestare la malattia.
Rischio di pandemia
Solo nel caso, per ora ipotetico, che un virus che colpisce i volatili si modifichi e, oltre a colpire direttamente l’uomo, assuma la capacità di trasmettersi da uomo a uomo.

Per approfondimenti:
Più informati, meno influenzati
www.sanita.regione.lombardia.it

Per informazioni:
Call Center Sanità: 840.000.006 (da telefono fisso)

Gli articoli già pubblicati nel dossier “Speciale Aviaria”:
Influenza aviaria: allarmismo o pericolo reale?
Virus dei polli, possiamo davvero stare tranquilli?
Influenza dei polli: attenzione ma non allarmismo
Virus dei polli, facciamo un po’ di chiarezza
I falsi miti dell’aviaria