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Terza età e memoria, 4 consigli per non perdere colpi

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Con l’arrivo della terza età si inizia a far più caso alla perdita di memoria, alla difficoltà di concentrazione o alla riduzione della capacità di articolare i discorsi o apprendere nuove informazioni. Alcuni accorgimenti sulla dieta e gli stili di vita possono aiutare a condizionare, anche nella terza età, la nostra riserva cognitiva e permetterci di preservare le nostre facoltà mentali, soprattutto la memoria, le abilità verbali e la capacità di concentrazione durante le fasi dell’invecchiamento e l’anzianità –spiega la dottoressa Elisabetta Menna, ricercatrice di Humanitas e dell’Istituto di Neuroscienze del Cnr. – In realtà non dovremmo attendere l’arrivo della terza età per pensare alla salute del nostro cervello, delle sue funzioni e prenderci cura della memoria, ma dovremmo seguire sani stili di vita per tutta la nostra vita e non soltanto a ridosso della terza età. Infatti, ciascun individuo, quando non sono presenti patologie specifiche, può agire su tutti i fattori modificabili come alimentazione, attività fisica e scelte individuali che sappiamo influenzare in maniera importante la buona salute del nostro cervello. In particolare:

· alimentazione sana: soprattutto la dieta mediterranea che privilegia olio di oliva, frutta secca, verdura, legumi e cereali e prevede un moderato consumo di alimenti di origine animale, dolci e bevande alcoliche è un valido aiuto per vivere meglio anche l’ultima fase della propria esistenza in virtù del suo comprovato effetto antiossidante e antinfiammatorio

· attività fisica: adeguata all’età e costante

· attività stimolanti: per esempio imparare a suonare un nuovo strumento o in genere coltivare nuovi hobby

· attività ludiche: giochi con le carte e attività che favoriscano l’integrazione sociale e promuovano un generale stato di benessere psicofisico, cioè attività che diano piacere.