Quella spiacevole sensazione di “risalita” in gola di ciò che resta del cibo, bruciore e un dolore percepito dietro lo sterno che può essere più o meno intenso. È il reflusso gastroesofageo, una malattia piuttosto diffusa (ne soffrirebbero circa 4 italiani su 10) caratterizzata dal ritorno e dal contatto dei succhi gastrici dallo stomaco all’esofago. Una condizione che si può controllare con i farmaci ma che si può altrettanto prevenire seguendo alcuni preziosi consigli.
Esistono farmaci per controllare il reflusso, ma questi agiscono soprattutto sui sintomi. È importante invece prevenirlo modificando lo stile di vita.
Ecco cosa fare e cosa non fare per non dover fare i conti con il reflusso:
- Perdere peso e ridurre il girovita può aiutare mentre spesso i pazienti pensano che mangiare carboidrati allevi i sintomi, ed alla fine aumentano di peso;
- Non abbuffarsi: bisognerebbe evitare pasti troppo abbondanti soprattutto la sera e aspettare un po’ prima di mettersi a letto dopo aver mangiato;
- Anche pasti ricchi di grassi come le fritture possono scatenare il reflusso;
- Non fumare. Oltre al fumo anche gli alcolici sono da ridurre;
- Tra i cibi “no” cioccolato e caffè. E poi alimenti acidi come pomodori o agrumi ma anche la lattuga dotata di fibre lunghe che possono risultare ostiche durante la digestione;
(Per approfondire leggi qui: Cibo etnico, stomaco in subbuglio?)
- Vietato il chewing gum perchè masticare ripetutamente fa ingerire molta aria;
- Cercare di evitare lo stress: lo stress favorisce il reflusso perché aumenta la produzione di acido e contrae le pareti muscolari dello stomaco. Anche la medicina cinese ci ricorda che quando siamo arrabbiati non dovremmo mangiare perché le nostre energie sono impegnate altrove e invece spesso tendiamo a eccedere per sfogarci;
- Correggiamo la postura e impariamo a respirare: scoliosi e cifosi o altri disturbi che limitano il movimento del diaframma aggravano il reflusso gastrico mentre la ginnastica posturale o altre tecniche che aiutano a respirare bene possono essere d’aiuto.
(Per approfondire leggi qui: Lo sai che una postura scorretta può influenzare la digestione?)