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Alimentazione

Debolezza da caldo? Vincila con l’alimentazione

Quando il caldo, il grande caldo, non dà tregua, ci sentiamo più stanchi e spossati. Infatti la sudorazione, che implica una perdita importante sia di liquidi sia di sali minerali, può favorire la disidratazione, situazione che può diventare pericolosa soprattutto nei soggetti più deboli come bambini e anziani.

Ne parliamo con la dottoressa Stefania Setti, medico nutrizionista, responsabile dell’Ambulatorio di Nutrizione Clinica e Dietologia di Humanitas Gavazzeni di Bergamo.

Dottoressa Setti, come si può combattere la debolezza da caldo con gli alimenti?

«Bisogna partire dal presupposto che quando fa molto caldo, è essenziale mantenere un adeguato stato di idratazione del proprio organismo. I primi sintomi della disidratazione possono essere proprio l’astenia, ovvero il senso di spossatezza, e il mal di testa. Per non arrivare a questo punto, il consiglio è innanzitutto quello di bere molto, da 1,5 a 2,5 litri di liquidi al giorno, a seconda del livello raggiunto dalle temperature esterne. Per liquidi si deve intendere principalmente l’acqua mentre vanno sicuramente limitate le bevande fonte di calorie vuote, ovvero molto ricche in zuccheri semplici come ad esempio i succhi di frutta, le spremute, le bibite gassate e i the freddi confezionati».

Dal punto di vista dei cibi, invece, come ci si deve comportare?

«Tra i diversi gruppi di alimenti, nel contrastare gli effetti dannosi del caldo e dall’afa, le nostre alleate sono sicuramente verdure e frutta fresca di stagione. Le prime andrebbero consumate preferibilmente crude oppure cotte al vapore o nel forno a microonde, così da preservare tutte le vitamine e i minerali in esse contenute. Lo stesso discorso vale anche per la frutta da consumarsi preferibilmente con la buccia, dopo averla accuratamente lavata, così da non perdere la sua componente fibrosa».

E le portate più sostanziose, come quelle di carne e pesce, come vanno scelte?

«Per quanto concerne le fonti proteiche, il consiglio è di prediligere le carni bianche, il pesce e le proteine vegetali ovvero i legumi; vanno limitati invece i formaggi e gli affettati poiché più ricchi di grassi saturi e colesterolo. Fondamentale è scegliere metodi di cottura poveri di grassi e facilmente digeribili ovvero alla piastra, al forno, al vapore, alla griglia o al cartoccio, insaporendo le pietanze con erbe aromatiche e spezie, con l’aggiunta di olio extravergine di oliva a crudo. Da evitare quindi le fritture o le preparazioni particolarmente elaborate che rendono più laborioso il processo digestivo»

Quando è molto caldo tendiamo a mangiare meno. È un comportamento corretto?

«Il consiglio è ridurre le porzioni, ma non eliminare mai completamente interi gruppi di alimenti o, peggio ancora, saltare i pasti. Inoltre è consigliabile, per non appesantirsi troppo ai pasti principali, introdurre uno spuntino a metà mattina e uno nel pomeriggio da fare, ad esempio, con frutta fresca oppure con uno yogurt magro e, ogni tanto, un gelato alla frutta invece delle elaborate creme o, meglio ancora, un sorbetto».

 

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